Ontologia al nominativo. Una lettura di alcune pagine della Metafisica di Aristotele

9,90

Disponibilità: Disponibile

Autore: Zupi Massimiliano
Editrice: SP-Agency

Nelle pagine di questo libro cercheremo di metterci in ascolto di Aristotele. proveremo a guardare l’universo con i suoi occhi. Ogni filosofia, in effetti, riflette un determinato modo di vedere il mondo.Ora, accettando un certo grado di generalizzazione, si può affermare che Aristotele sia il padre della cultura occidentale, o almeno del mondo scientifico e tecnologico nel quale oggi viviamo. Ebbene, la visione alla quale Aristotele ci educa, ci suggerisce che il mondo sia fatto do oggetti, in sé stessi sussistenti, con una propria identità, e che lo specifico di noi umani sia di desiderare conoscere questo mondo; suprema forma di sapere sarebbe la conoscenza non solo del che, dei dati di fatto, ma anche del perché, delle cause di quei dati di fatto. Ma siamo poi così sicuri che la conoscenza del perché sia migliore di quella del che? E che tutto ciò che sfugga alla fissità della sostanza, di una stabile identità – ovvero il corpo, la temporalità, le relazioni, gli accidenti – rappresenti un’imperfezione, una mancanza, e non piuttosto la ricchezza dell’essere, la sua struttura, la sua verità? Se è vero che in quanto appartenenti alla società tecnologica e occidentale, non possiamo non dirci aristotelici, è forse altrettanto vero che in quanto figli del Novecento, non possiamo non essere altresì anti-aristotelici.

Carrello
Torna in alto

Iscriviti alla newsletter