La Bibbia ha un corpo, un’anima e uno spirito. Chi si ferma al racconto degli avvenimenti in essa riportati e ai personaggi che ne sono gli attori ne conoscerà solo il corpo.
Chi sente che qualcosa di profondo ed essenziale si sprigiona da quei racconti comincia a esplorarne l’anima, e se ne nutre come ci si nutre dell’aria che si respira o del profumo dei fiori. Infine, a chi ha studiato a lungo secondo quali leggi Dio ha creato l’universo e l’uomo – come pure le relazioni esistenti fra i mondi fisico, psichico e spirituale – la Bibbia rivela il proprio spirito.
I libri sacri di tutte le religioni sono opere molto preziose, ma l’essere umano è ancora più prezioso, perché vive e porta in sé tutto l’universo.
Anche se i libri sacri dovessero scomparire, si potrebbe riscoprire il sapore in essi contenuto perché la loro origine è in alto, nello zodiaco, nelle stelle, e anche nell’essere umano. Per comprendere la Bibbia, è necessario uscire un po’ dai testi e guardare altrove, più in alto, più lontano, nella vita.