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Lilith la Sposa di Satana nell’Alta Magia

Rendhell Fulvio

Mastrogiacomo Editore

1982

150,00

Disponibilità: Disponibile

Dal capitolo “La Dea del male nella concezione magica ortodossa”:
«Una donna la cui bellezza enigmatica affascina sia gli uomini che le stesse donne, con un corpo perlaceo splendido, avvolto da una fuliggine cinerea spettrale che fa intravedere il seno eretto, da cui gocciola invece che latte sangue, nutrimento di mostruosi vampiri astrali. Capelli lunghissimi neri e sottili che si muovono nella notturna brezza come propaggini animate vischiose.
Il suo volto è biancastro, e su di esso sono tagliati due occhi come due fessure azzurro-verdognole, che durante le possessioni si trasformano in color rosso vivo facendo sparire ogni traccia delle sue pupille cupe e senza fondo.
La bocca è tagliente e sensuale, con labbra nero-violacee, e denti perfetti simili a una doppia collana di perle.
Due nere ali incorniciano il suo corpo nudo con una corona funerea, da cui occhieggiano, invece che fiori, fosforescenti pupille di pipistrelli.
Le dita delle mani, affusolate, sono provviste di lunghe unghie argentee che tracciano solchi nella fuliggine trasparente che l’avvolge, come rapide stelle cadenti in cielo di luna nuova.
Non raramente le gambe si trasformano in una coda di serpente, che funge da attributo maschile quando vuole possedere le donne.
La sua vagina è pronta ad un amplesso mai consumato, perché, pur travolgendo i sensi degli uomini e dando ad essi la finzione di un amplesso avvolgente e distruttivo, rimane sempre vergine.
Questa l’immagine della Lilith nella tradizione magica stregonesca.
Nei rari trattati dell’occulto che affrontano questa misteriosa entità, Lilith è considerata regina delle streghe e dei vampiri, e sposa di Satana, ma sarebbe meglio ritenerla quale metamorfosi femminile di Satana stesso, o antispirito femmineo del Maligno.
Alcune tradizioni magiche pongono Lilith come protettrice dei negromanti durante evocazioni dei fantasmi dannati, o come guida sulla terra degli spettri assetati di vapori sanguigni, o come dominatrice delle larve o vampiri astrali che spinge a carpire le energie vitali degli esseri umani durante il sonno.
Ma Lilith, tra gli occultisti più sensibili, è intesa come entità che influenza gli esseri umani nel loro aspetto sessuale-cerebrale, provocando in essi un forte eccitamento intellettuale e una ipersensibilità erotica, indice spesso di genio e sregolatezza, ma anche di alterazioni sessuali quali il sadismo e ogni altra deviazione patologica.
In ogni modo Lilith è vista sempre come forza bipolare che può provocare attraverso le sue manifestazioni ambivalenti (femminili e maschili) infestazioni che posso condurre spesso a gravi squilibri, disarmonie, fino a follia distruttrice e autodistruttrice.
Ma Lilith è stata, e resta ancora, un personaggio misterioso, per lo più dimenticato dagli studiosi, il più delle volte eluso o perché non capito o perché provocante terrore: un elemento quindi sepolto nel più profondo della coscienza.
Indubbiamente la complessità di Lilith e la difficoltà di interpretazione della sua essenza, l’hanno spesso relegata in pochi brevissimi accenni nei testi occulti, se non addirittura esclusa.[…]»

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