La vita simbolica: 1939-61

Per Jung un simbolo è la migliore rappresentazione possibilie di ciò che non può essere pienamente conosciuto, è la manifestazione dell’archetipo nella realtà concreta e dalla sua comprensione consegue la capacità dell’uomo di trascendere il mondo perchè l’inconscio si esprime attraverso i simboli (i sogni, i giochi dei bambini, certe espressioni artistiche, i culti religiosi). Gran parte dell’opera di Jung è dedicata al tentativo di spiegazione degli effetti culturali dei simboli che, a differenza di quanto pensava Freud, servono non solo a mascherare ma anche a unificare conscio e inconscio, mondo reale e mondo spirituale, presente e passato dell’umanità.