I miti e i simboli delle piante presso i greci ed i romani reivas dell'ibis libreria rotondi
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I miti e i simboli delle piante presso i greci ed i romani

Reivas dell'Ibis

Victrix

2022

16,00

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Una gran parte delle cognizioni fisiche e filosofiche degli antichi, per non dire la maggiore, pervenne fino a noi alterata dalle tradizioni ed ottenebrata o velata dai simboli e dai miti. L’incertezza e la moltiplicità di questi e di quelli, la costoro trasformazione e ‘l susseguente polimorfismo presso le diverse nazioni, hanno tolto alle sopravvegnenti razze, di conoscere ed apprezzare debitamente quel grado di coltura e dottrina, al quale attinsero alcuni dei popoli più famigerati della storia antica. Molti uomini profondi per vasta dottrina, hanno in diversi tempi procacciato, consacrandovi ogni loro studio, di decifrare e chiarire quei germi di sapienza, che sotto il velame dei miti e dei simboli, ci aveano i nostri maggiori tramandato. Queste indagini e questi studj continuati da molti, coi progressi delle scienze, giunsero a tale [punto] da poterci finalmente alla meglio specificare molti fatti astrusi e difficili della mitologia e simbolistica: e con istupore videro l’età moderne non poche delle loro glorie essere offuscate, e prevenute da altre età di dozzine di secoli! Si conobbero le stesse dottrine, gli stessi trovati, le stesse speculazioni, gli stessi errori, le stesse millanterie ed utopie, comechè sotto forme ed aspetti differenti, essere mai sempre state retaggio dei figli di Eva, in tutte le epoche, in tutti i tempi! Fatalmente non possiamo giudicare nella storia dei popoli, che quel poco che giunse fino a noi, incolume di fronte alle perpetue leggi di metamorfismo alle quali sono condannate le cose tutte: che se fosse concesso all’uomo di giovarsi del fardello delle esperienze e trovati di tutti i popoli, a quest’ora sarebbe fatto più sperto, e trarrebbe, cred’ io, giorni meno infelici sulla terra. Non è mio scopo discendere a parlare partitamente del grado elevato al quale giunsero presso gli antichi, tutte le varie scienze, non ne avrei la forza né le cognizioni da ciò: ma voglio fermarmi solo intorno alle scienze naturali, e fra esse segnatamente alla storia degli esseri vegetali, per dimostrare fino a qual punto toccassero presso i Greci ed i Romani antichi, le cognizioni del regno di Flora, desumendone gli argomenti dai simboli e dai miti di queste due nazioni, ossia da quelle personificazioni delle idee ed apoteosi degli enti, alle quali riducevano quasi sempre (come osserva Cicerone) quei classici popoli, ogni loro trovato ed utile scoperta, a physicis rebus bene atque utiliter inventis, tracta ratio (est) ad commenticios el fictos Deos (Cic., De Nat. Deor.

Graziotti A.

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de Lorris G.

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Rykwert J.

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