Basandosi sui racconti legati alla Cerca del Santo Graal, l’autore interpreta le vicende della Queste in chiave ermeticoalchemica, ovvero come prove iniziatiche che il cavaliere deve affrontare e superare per conseguire uno “stato di coscienza” perfettamente compiuto e coincidente con l’origine divina del proprio essere. Immagini dell’alchimia e figure della leggenda compongono le fasi dell’opera, qui spiegate con analogie anche con lo yoga tantrico e la teoria dei “centri sottili”, a riconfermare ancora una volta l’unità trascendente di tutte le forme di religiosità.